Bonus di 150 euro a novembre 2022: chi ne ha diritto
In arrivo l’indennità una tantum di 150 euro per i dipendenti del settore privato.
Ecco chi ne ha diritto e come erogarla già nella prossima busta paga.
l’Inps con la circolare n. 116 del 17/10/2022, in accordo con quanto previsto dal “DL Aiuti-Ter”, ha fornito le istruzioni operative per beneficiare dell’indennità una tantum di 150 euro, prevista per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.
Scopriamo nello specifico quali sono le condizioni per ottenere il bonus di 150 euro previsto.
Chi ha diritto all’indennità una tantum di 150 euro
Secondo il DL n. 144/2022, riceveranno l’indennità una tantum di 150 euro tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico e del settore agricolo.
Sono altresì inclusi tra le categorie ammesse al diritto di percezione dell’indennità i lavoratori stagionali, a tempo determinato, intermittenti ed iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS).
Requisiti per l’accesso all’indennità una tantum di 150 euro
I requisiti per aver diritto all’indennità sono i seguenti:
- avere un rapporto di lavoro in essere nel mese di novembre 2022;
- avere un imponibile previdenziale nel mese di novembre 2022 non superiore ad euro 1.538,00;
- non essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022;
- non essere componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza (Rdc) di cui al Decreto-legge n. 4/2019;
Altri casi specifici in cui il bonus viene erogato
Oltre a quanto sopra elencato e per espressa previsione normativa (comma 2, art. 18, DL n. 144/2022), l’indennità una tantum di 150 euro è riconosciuta anche nei casi in cui il lavoratore sia interessato da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale a carico dell’Inps.
Ciò implica che l’indennità va erogata al lavoratore anche nell’eventualità in cui il suo imponibile previdenziale risulti azzerato a seguito di eventi tutelati (quali, ad esempio, Cigo/Cigs, assegno di integrazione salariale Fis o dai Fondi di solidarietà e Cisoa, percepiti in ragione della sospensione del rapporto di lavoro, congedi parentali, ecc.).
Come viene erogata l’indennità dal datore di lavoro al dipendente?
L’indennità una tantum di 150 euro verrà erogata in modo automatico dal datore di lavoro, in busta paga, a tutti i lavoratori dipendenti che abbiano in essere un rapporto di lavoro nel mese di novembre 2022, previa presentazione di idonea autocertificazione.
L’autocertificazione da fornire per ricevere l’indennità di 150 euro
I lavoratori dipendenti del settore privato, per poter ricevere i 150 euro in busta paga, dovranno obbligatoriamente presentare al datore di lavoro un’autocertificazione che attesti il rispetto dei requisiti previsti dal DL n. 144/2022.
Come l’azienda recupera le indennità anticipate
Una volta erogati i 150 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti aventi diritto, il datore di lavoro recupererà gli importi direttamente nella denuncia contributiva Uniemens del mese di novembre 2022, con compensazione del credito in F24.
Titolare e fondatore dello Studio associato, Roberto Piccolo è iscritto presso l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo dal Maggio 2000.
Nel corso della propria carriera professionale ha maturato un’esperienza ventennale nell’ambito del diritto del lavoro e della legislazione sociale, nella gestione del personale dipendente e assimilato, nelle relazioni sindacali e nella gestione delle crisi aziendali, assistendo piccole e medio grandi aziende del settore privato, distribuite nei settori produttivi dell’industria, del commercio, dei servizi e dell’artigianato.
Si mantiene costantemente aggiornato con corsi di formazione professionale.
A livello istituzionale, ha rivestito per circa 10 anni il ruolo di Consigliere Provinciale, sia all’interno del Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo che dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, sia a livello provinciale che regionale.